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Da una a cinque bacchette: come valutiamo
Qualità: qualità delle materie prime, della preparazione e dell'impiattamento
Autenticità: quanto le proposte sono coerenti con la linea gastronomica
Vini: carta dei vini e dei sake, birre, bibite e cocktail
Servizio: mise en place, preparazione e cortesia dello staff
Location: organizzazione dello spazio, pulizia, ambiente interno ed esterno,
facilità nel raggiungere il ristorante, piacevolezza generale...
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Evitiamo i ristoranti giapponesi "all you can eat" perché il pesce crudo costa e mangiare grandi quantità ad un prezzo fin troppo accessibile potrebbe essere rischioso. Consideriamo inoltre diseducativo incitare il cliente ad abbuffarsi; mangiare è un'esperienza e va vissuta come tale.
Non vogliamo demonizzare tutti i ristoranti AYCE, vi consigliamo però di fare attenzione (ovunque, in tutti i ristoranti!) perché spesso vengono utilizzati additivi chimici, a volte anche illegali e la materia prima viene acquistata al mercato nero del pesce.
Il conservante cafodos (vietato nel nostro paese) e l’acqua ossigenata vengono utilizzati per rendere invitante il pesce non più fresco.
Il monossido di carbonio è utilizzato per dare freschezza al tonno rosso e l’acido borico per i gamberoni. Quest’ultimo, purtroppo, viene utilizzato già sui pescherecci direttamente sul pesce fresco.
Secondo le stime del Nas, su 2058 controlli in ristoranti etnici, in 1205 sono emerse irregolarità. Nel 70% dei casi sono state riscontrate carenze igienico-strutturali, nel 46% cattivo stato di conservazione degli alimenti, nel 7% etichettatura non conforme o mancata tracciabilità (La Stampa marzo 2017). Attenzione al parassita anisakis, che può provocare forti dolori addominali, ai microrganismi come la salmonella, lo stafilococco o la listeria.
Se volete spendere poco vi consigliamo quindi una buona pizza tutta italiana!
Guarda l'intervista a Maria Pranzo durante Web&Food del Tg1 sulla sicurezza alimentare
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